Non ci credete?
Vi è mai successo di parlare con una persona che stimate moltissimo, ma che dopo 1 ora vi rendete conto di non seguire più? Un pò ci si rimane male, un pò forse anche il nostro interlocutore, al di là dei contenuti, non riesce ad esprimersi in modo interessante.
A tal proposito dice la Giannelli: bisogna "saper usare le modulazioni della voce, le variazioni di tono e di ritmo, le pause e i silenzi, insomma tutti quegli elementi della comunicazione vocale e non vocale che accompagnano le produzioni verbali".
Ad esempio se vogliamo sottolineare un concetto che per noi è molto importante alzeremo un pò di più il tono della voce, se invece siamo insicuri di ciò che diciamo, spesso abbassiamo, anche di molto, il tono della nostra voce, accompagnandola ad "Ehm", "Ahm", "Uhm" e "Mmm". Provate a farci caso...
Sta di fatto che è molto difficile gestire quella che in termini tecnici viene chiamata "PROSODIA", ovvero "l'enfasi che mettiamo nel tono della nostra voce quando parliamo".
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