sabato 31 gennaio 2009
SEX subliminal message
venerdì 30 gennaio 2009
Subliminal message
martedì 27 gennaio 2009
I wont you!
venerdì 23 gennaio 2009
Ci sentiamo tutti un pò Bull Dog
Vi propongo un'immagine che ho incontrato in internet recentemente.
Al di la della tenerezza di questi due piccoli protagonisti, colgo l'occasione per sottolineare ancora una volta quanto la semiotica sia una disciplina straordinariamente sottile quanto geniale, ma soprattutto non così difficile da applicare come sembra.
Come avrete capito, nell'analisi di un qualsiasi prodotto comunicativo, oltre al codice principale (nome del "prodotto", nome autore, data di realizzazione) esistono anche dei "CODICI COMPLEMENTARI" davvero molto interessanti per noi comunicatori. Dalla fotografia all'utilizzo del colore, dalla cinesica (studio del movimento/postura dei soggetti) all'analogia, ecc.
La nostra immagine, in tal senso, ne utilizza diversi:
_ FOTOGRAFIA
Foto di un bambino e di un cagnolino.
_ COLORE
Foto in bianco e nero (simulata).
_ CINESICA
Postura "seduta" per entrambi i soggetti.
_ ANALOGIA
Premettendo che per analogia s'intende un’ASSOCIAZIONE PER SOMIGLIANZA tra elementi che evocano delle similarità rispetto alle loro caratteristiche fisiche e agli stimoli che essi riescono a generare; qui come si può notare la somiglianza è davvero sorprendente. Un bambino e un cagnolino piccoli, inseriti nello stesso contesto, entrambi con una ben determinata postura, aventi caratteristiche fisiche pressochè similari, decisamente percepibili anche solo dal punto di vista denotativo, particolare da non sottovalutare nell'ERA DELLA COMUNICAZIONE PER IMMAGINI in cui ci troviamo oggi.
lunedì 19 gennaio 2009
Almeno i piedi sono salvi!
sabato 17 gennaio 2009
E abbassa quel volume!
mercoledì 14 gennaio 2009
Se lo dice la TV...
mercoledì 7 gennaio 2009
UNITED COLORS OF BENETTON...cioè?
1° LETTURA DENOTATIVA
_ Marchio Benetton (trademark): UNITED COLORS OF BENETTON più la classica striscetta verde Benetton, posizionato sul lato sinistro quasi al centro dell’immagine pubblicitaria.
_ tre persone (due donne e un bambino) avvolte in un plaid Benetton verde dai bordi viola
_ fondo bianco
2° LETTURA CONNOTATIVA
_ prima persona a sinistra: donna, giovane, nuda (inquadratura primo piano), nordica (bianca, bionda con gli occhi azzurri), seria, moscia, pettinata stile anni ‘80, fredda (guarda il destinatario non le atre persone avvolte nella medesima coperta)
_ bambino: piccolo, nudo (inquadratura 3/4), cinese, irrequieto
_ prima persona a destra: donna mascolinizzata, nuda (inquadratura primo piano), di colore (nera cioccolato), seria, spettinata, fredda (guarda il destinatario non le altre persone avvolte nella medesima coperta)
_ fondo bianco: decontestualizzazione
COLORE
In questa immagine pubblicitaria di Toscani, come in molte altre, il colore, e le sue diverse gradazioni, sono di fondamentale importanza per trasmettere l’essenza della marca Benetton.
Dal verde benetton del trademark al verde più chiaro del plaid, che, in tale contesto, richiama ugualmente a Benetton, al colore della pelle (bianca, gialla, nera) fortemente caratterizzante per l’identità di ciascuna persona raffigurata (ogni persona, a seconda del colore della pelle, richiama ad una diversa cultura) al bianco decontestualizzante dello sfondo. *
* Tra l’altro, l’idea di identificazione di Benetton attraverso il colore traspare anche nelle scelte degli slogan dell’azienda stessa: da “Benetton: All the Colors in the World” ad “United Colors of Benetton”.
3° LETTURA IDEOLOGICA
L’immagine, totalmente decontestualizzata (vd. fondo bianco), mostra un’ipotetica famiglia multiculturale (madre bianca, figlio cinese e papà nero) avvolta, come in un abbraccio, da un plaid Benetton.
Una comunicazione molto forte e sicuramente vincente, non solo per l’effetto di spiazzamento che produce (una donna bianca ed un uomo nero non possono dare alla luce un figlio cinese), da questo punto di vista sarebbe stato molto più semplice raffigurare una famiglia bianca, o nera, o cinese, ma ciò avrebbe fatto venir meno la funzione fatica, ma soprattutto emotiva della comunicazione stessa: United Colors of Benetton, infatti, è come un unica grande coperta verde che avvolge (protegge) tutti come una grande famiglia, a prescindere dal colore della pelle.
Inoltre, per enfatizzare la funzione fatica dell’opera (quella, cioè, in grado di creare un contatto con il destinatario), Toscani fa si che il bambino alzi leggermente la mano sinistra come per chiedere: “ehi tu, scusa sapresti dirmi...”, quasi stesse fermando un passante.